La randa influisce notevolmente sul bilanciamento della barca quindi va regolata in modo che il timone resti bilanciato e non diventi troppo “duro”.
Se si accentua lo sbandamento la barca diventa troppo orziera e il timoniere dovrà contrastare questa tendenza portando il timone alla poggia. E’ utile ricordare che quando il timone ruota eccessivamente rispetto all’asse longitudinale della barca, genera una resistenza all’avanzamento che ci fa perdere velocità. In queste condizioni è quindi preferibile regolare la randa in modo che “porti” un po’ meno: la barca riduce il proprio sbandamento ed il timone diventa più morbido. Per prima cosa è opportuno regolare la tensione della balumina agendo sulla scotta.
E’ doveroso premettere che ogni regolazione comporta vantaggi e svantaggi, quindi dobbiamo essere ben consapevoli del risultato che vogliamo ottenere con una certa regolazione, ragionando con la logica dei “costi” e dei “benefici” e confidando sul fatto che, a seguito del nostro intervento, i primi superino i secondi.
Cazzando la scotta otteniamo una balumina più chiusa, accentuando a forza di sbandamento nella parte poppiera della randa: la barca diventa più orziera.
Lascando la scotta la balumina si “apre”, soprattutto nella parte alta: la barca sbanda meno ed il timone è più bilanciato. La barca diventa meno orziera.
Se ci appoggiamo al lato sopravvento dell’albero, in corrispondenza della bugna, possiamo osservare come si modifica la forma della randa in base alla tensione della scotta e la balumina sarà un ottimo indicatore: per ottenere una regolazione ottimale dello svergolamento, sarà sufficiente cazzare (o lascare) fino a quando la stecca superiore della randa si orienta parallelamente al boma.
Se cazziamo troppo la stecca si orienta verso il lato sopravvento della vela: in questo momento la nostra randa è in stallo. Abbiamo inoltre a disposizione, in corrispondenza di ogni stecca, gli indicatori di flusso (i filetti), che sono uno strumento prezioso per affinare la nostra regolazione. Sarà l’argomento del prossimo articolo…
Buon Vento!
Mirco Mascotto
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