Nell’ultimo numero di Pillole di Regata siamo partiti per la nostra regata e ora stiamo battagliando, come comportarci e come gestire gli incroci con le altre barche?

In questo numero vedremo quella parte di regolamento che riguarda il diritto di rotta, per gli interessati Parte 2 del regolamento di regata: sezione A. Prossimamente vedremo invece i contatti, acquisizione del diritto di rotta, cambio di rotta e giusta rotta (sezione B), infine vedremo gli spazi in boa e sue regole che si vanno aggiungere o sostituire le precedenti.

Precisiamo che queste regole vanno a sostituire il regolamento NIPAM (Norme internazionali per Prevenire gli Abbordi in Mare) anche nelle fasi prima e dopo la regata, per le barche che intendono regatare e che sono nell’area di regata. Se una barca partecipante viola una delle regole quando non è in regata, cioè fino a prima del segnale preparatorio (4 minuti) della propria classe o dopo il suo arrivo non subisce penalizzazione a meno che violando la regola provoca danni gravi o feriti o va interferire con chi è in regata. Leggere sempre il regolamento di regata potrebbe essere che c’è scritto che in alcune condizioni vale il NIPAM e non la Parte 2 del regolamento (esempio la Centomiglia nelle ore notturne).

Per capire meglio il regolamento bisogna conoscere anche le definizioni presenti a inizio regolamento, tutti quei concetti, che hanno una definizione chiara e precisa nel regolamento, saranno in grassetto e spiegati quando vengono incontrati la prima volta. Cercherò poi di spiegare delle casistiche

Prima di iniziare a vedere il diritto di rotta introduciamo subito delle definizioni importanti, cioè libera dalla poppa e libera dalla prua:

  • Si dice che una barca A è libera dalla poppa di una barca B quando la sua prua non supera la perpendicolare dell’asse nel punto più a poppa dello scafo (e attrezzatura in posizione normale) della barca B.
  • La barca B si dice libera dalla prua della barca A.
  • Due barche sono ingaggiate quando nessuna delle due è libera dalla poppa.

Queste tre definizioni valgono:

  • Sempre fra barche sulle stesse mure (sia che siano entrambe navigano sopra i 90° dal vento reale o entrambe sotto i 90° dal vento reale o una sopra e una sotto).
  • Quando entrambe le barche navigano oltre i 90° dal vento reale anche su mure opposte.
  • Quando si applicano le regole per dare spazio alla boa (che vedremo la prossima volta).

Quindi significa che queste definizioni non si applicano a barche su barche con mure opposte e almeno una naviga sopra i 90° dal vento reale (a meno che non siamo nella zona della boa dove si applicano le regole per lo spazio in boa).

Una barca A ha diritto di rotta rispetto ad una barca B quando B è obbligata a tenersi discosta. Se la barca A può seguire la sua rotta senza necessità di compiere manovre per evitare contatti e se le barche sono ingaggiate ed A riesce a cambiare rotta in entrambe le direzioni senza creare contatto immediato, allora in questi due casi B si è tenuta discosta da A.

Cosa significa? Se siamo con barche ingaggiate di poppa o di bolina (quindi su stesse mure) la barca A, che ha diritto di rotta, deve poter aver lo spazio per poter cambiare rotta senza creare contatto immediato, quindi B deve tenere un minimo di distanza da A. Badate bene che non c’è una misura che indica la distanza fra due barche per tenersi discoste, questa è data dal tipo di barche, dal vento e onda presenti. I regatanti sul lago spesso vanno in difficoltà per questo in regate al mare, dove le distanze per l’onda diversa sono più ampie rispetto al lago.

Vediamo ora quando la barca B deve tenersi discosta dalla barca A (regole 10 – 11 – 12 – 13):

  1. quando B è mure a sinistra ed A a destra
  2. quando A e B sono su mure uguali e ingaggiate (nessuna è libera da poppa) e B è sopravvento
  3. quando A e B sono su mure uguali e non ingaggiate e la barca B è libera dalla poppa di A e A è libera dalla prua di B
  4. quando B sta virando e ha passato la posizione di prua al vento deve tenersi discosta da A finché non ha raggiunto la bolina stretta (in questo lasso di tempo non valgono le tre regole precedenti).
  5. Per la regola 10 e 11 la regola è simile al NIPAM nell’impostazione, le differenze sostanziali sono l’introduzione della definizione di ingaggio e che A può cambiare rotta (B non può trovarsi in posizione da creare contatto immediato) e chiedere ancora la precedenza (lasciando il tempo a B di rispondere, vedremo meglio nel prossimo numero) o addirittura cercare la precedenza (prima della modifica di rotta non c’era rischio di contatto), cosa non consentita dalle NIPAM.
    Per la regola 12 se le barche sono su mure uguali e non ingaggiate e la barca B è dietro la barca A. Se B raggiunge A deve tenersi discosta. Simile alla rotta raggiungete delle NIPAM.
    Per la regola 13 facciamo un esempio, la barca A è sopravvento alla barca B e sono entrambe mure a sinistra, B può virare solo se riesce a concludere la virata (cioè a trovarsi di bolina stretta) tenendosi discosta da A. Se B riesce a concludere la virata e le barche si trovano in rotta di collisione B ha acquisito il diritto di rotta e A si deve tenere discosta (ci deve essere il tempo necessario alla risposta, vedremo meglio questo concetto prossimamente).

Come vedete le regole sono più dettagliate rispetto alle NIPAM e se non si conoscono le definizioni e sui casi speciali si rischia di trovarsi in difficoltà in regata. Nel prossimo numero parleremo di contatti, acquisizione del diritto di rotta, cambio di rotta e giusta rotta e inizieremo a parlare dello spazio in boa se non mi dilungherò troppo.

In questo periodo di emergenza sanitaria la maggior parte di noi è a casa, innanzi tutto mi auguro che tutti siate in salute e spero che la lettura del giornalino (leggete tutti gli articoli, anche i precedenti e non solo il mio) possa essere per voi un passatempo piacevole ma anche istruttivo. Se avete dubbi o volete proporre delle casistiche su queste regole (diritto di rotta al di fuori delle zone boa) o di ciò che si è parlato nei numeri precedenti, scrivete pure sul forum, in questo modo anche se distanti possiamo tenerci compagnia e parlare di regate e di vela in generale. Naturalmente saranno graditi anche quesiti anche sugli altri articoli, i soci esperti e i capibarca credo saranno contenti di rispondervi.

Con la speranza e l’augurio di veleggiare insieme e in sicurezza presto vi saluto.

BV
Feder