Alle 10.30 di sabato 14 Gennaio, nel porto di Desenzano, 32 Capibarca del Paterazzo si sono trovati per conoscere da vicino la nostra nuova barca – la “Pricess Aurora” – e per un aggiornamento generale sull’utilizzo delle altre barche del ns. sodalizio, che non tutti avevano avuto il modo di vedere da vicino con i rispettivi gestori.

Per la prima volta tutta la ns. flotta era ormeggiata ad un singolo molo, vicina e comoda alle ispezioni per ognuno di noi (almeno personalmente non avevo ricordi di una simile situazione!).

Ci siamo divisi in gruppi da 5/6 persone e a turno siamo saliti su tutte le barche.

La nuova ‘Princess Aurora’ mi è sembrata un’ottima barca da lago: un 28 piedi dal design moderno, da provare e riprovare per poterla far veleggiare al massimo delle sue prestazioni… Ma saranno necessari tempo e costanza, magari confrontandosi con chi ha già questo modello per conoscere le sue esperienze e carpire i segreti di Princess Aurora, che al momento della nostra visita non ci ha ancora dato grosse soddisfazioni in regata…

Non vedo l’ora di farci qualche bordo!

Siamo dunque saliti su Airone blu – il nostro FIRST 8 – dove con Roberto e Federico abbiamo ripassato le manovre, la disposizione delle vele a bordo, come devono essere lasciate le drizze, dove sono i salvagenti, i fuochi, come si accende il fuoribordo e tutto il resto…

Poi su Malipan Enrico ha fatto altrettanto, avviando l’entrobordo e simulando anche la mitica accensione a manovella, caso di estrema ratio che ci permette di accendere il motore in mancanza di batteria.

Anche sulla mitica ‘Partearazzo’, il ns. Malù 7, Eros ha accompagnato i ns. capibarca ad un riepilogo generale, ricordandoci come deve essere usata la barca e soprattutto come deve essere lasciata in boa.

Ritengo queste visite e relative simulazioni – ed eventuali, successive prove – molto formative ed importanti per il ns. gruppo Capibarca, poiché possono passare diversi mesi senza salire a bordo anche di uno solo dei ns mezzi, nel complesso tutti differenti: potrebbe essere facile non ricordare come accendere correttamente il motore di una barca o non sapere quali vele ci sono a bordo dell’altra!

Credo inoltre che queste iniziative siano utili per formare anche quello spirito del “buon padre di famiglia”, che permette agli utilizzatori della ns. flotta di utilizzare le barche come se fossero “proprie” e non solo il patrimonio di un club di amici.

Il mio auspicio è che almeno 1 volta all’anno si possa ripetere il ripasso generale di tutta la “nostra” flotta.

BUON VENTO!

Giorgio Leoni